Vacanza?
Altro mese è passato, e niente è scritto! Come si fa? Leggo molto invece, anche se va lentissimo: Guida pratica all’italiano scritto, I margini e il dettato di Ferrante, un libro molto saggio ma difficile a decifrare, o snervante (devo usare le nuove parole che provo a imparare) per una studentessa con di vocabolario sgangherato e il libro francese Cambiare l’acqua ai fiori che leggo in italiano per imparare con gioia, e non solo di obbligazione. In più ho deciso di leggere tutta la commedia divina durante l’estate. Già ho terminato l’inferno prima della vacanza, leggendolo parallelamente col testo in norvegese. Esiste una traduzione anche delle altre parte, ma è fatta in Nynorsk, la seconda lengua norvegese, in una versione abbastanza radicale che mi sembra dura a capire. Allora ho letto la traduzione inglese. Va bene, ma è molto – o troppo – lavoro. Ho esaminato la programma di studi della università di Bergen, e ho visto che “ho bisogno” di leggere parte del’Inferno e due versi del Paradiso. Allora per il momento, mi contento di terminare questi versi.
Siccome voglio imparare il russo, sto
lavorando anche con questa lengua. Lo faccio da molti anni, dopo del mio
soggiorno a Berlino del Este nel 1989, ma non ho fatto molto e sempre ho
dimenticato quasi tutto tra le volte che ho ricominciato. Adesso ho voglia di
farlo in modo più serio, però lo trovo molto difficile. Deve essere così per
gli alunni imparare il tedesco. Ho lavorato con lo stesso libro durante molti anni,
e ancora non ho giunto il mezzo del libro. Uso anche un app e una pagina web
con testi. Scrivo le parole a mano ciò che è anche più difficile che usare la tastiera.
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