Dopo una settimana ad Alghero
Cinque giorni senza scrivere, cinque giorni abbastanza
tristi. Sono molto molto delusa della scuola qui! È molto più cara che quella
di Roma, e non si può comparare di nessun’ livello. Ma sono contenta di aver conosciuto gente
simpatica di quasi tutto Europa, di Slovenia, Slovacchia, Germania, Svizzera,
Austria, Francia e dalla Spagna. Ho parlato solo un po’ di francese, tedesco,
inglese e spagnolo e molto italiano con loro. Ho passato una serata fantastica
il con il gruppo, con aperitivo e cena fin a mezzanotte. Ma – questa non basta
por la somma che ho pagato per una settimana qui. Se avesse saputo come sarebbe
il corso, non sarei andata qui. Sarei piuttosto andata a casa per lavorare e
imparare e fare cose che mi piacciono, senza questo caldo.
Certo, le spiaggi sono belle, ma non mi piace
molto essere sdraiata quasi nuda nel mezzo di una folla di gente strania, sentirmi
bruciata e sudare così tanto che devo alzarmi, esporre il mio grasso e il mio
bikini cattivo per buttarmi nella acqua inquinata, calda e già piena di gente. Neanche
mi piace molto uscire a ristoranti. Bisogna cercare il posto, cercare il tavolo,
cercare che si può mangiare, a volte non trovarne niente (si, sono una bambina viziata,
ma anche la mia amica che non lo è, ha delle difficoltà a trovare altra cosa da
pasta con frutta del mar). Il primo giorno siamo cadute nella trappola di turisti
più banale; un pessimo ristorante carissimo, ma con una bella vista sulle mar.
Sì, sono imbronciata! Lo so. Ma sono venuta
per avere la possibilità di parlare italiano, per questo ho pagato molto per la
scuola. E non ho potuto farlo. Quindi sono delusa. Altro giorno forse parlerò più
dell’insegnamento – il mio argomento favorito.
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